Tutti ricorderanno lo stato delle spiagge agropolesi prima della stagione estiva. La situazione di degrado era stata messa in evidenza anche tramite questo portale che, al di là della mancata pulizia del litorale costiero, aveva segnalato come l'erosione avesse portato via diversi metri di spiaggia. Da alcune settimane, però, alcuni tratti del litorale cittadino sono nuovamente aumentati di dimensione grazie a della sabbia mescolata a terriccio che è stata riversata sulla costa. Ciò che lascia titubanti è che l'azzardata operazione di ripascimento ha solamente allungato il tratto sabbioso, ma di certo non ha apportato benefici alla qualità delle coste e soprattutto dell'acqua che anzi, segnalano i bagnanti, appare spesso sporca in prossimità della riva.Per tale motivo la locale sezione Spi-Cgil di Agropoli ha inviato una segnalazione alle autorità competenti ravvisando irregolarità nel ripascimento di alcuni litorali costieri agropolesi, per la precisione la segnalazione riguarda la spiaggia di Trentova e la spiaggia del Lido Azzurro (foce Testene).
Come si legge nella nota indirizzata all'Asl Salerno (distretto di Agropoli), Guardia di Finanza, Comando dei Carabinieri e Capitaneria di Porto di Agropoli, il segretario della locale sezione Spi-Cgil porta a conoscenza delle autorità su menzionate del fatto che "sulla spiaggia di Trentova, circa venti giorni fa, alcuni camion non identificati hanno scaricato nottetempo della sabbia frammista a terriccio. Stessa cosa è stata fatta, nel medesimo periodo, sulla spiaggia libera, meglio conosciuta come spiaggia del lido azzurro, che confina con la foce del fiume Testene. Su questultima spiaggia però, a seguito dei lavori di modifica della banchina a protezione del Testene, le correnti marine e le mareggiate sono cambiate e pertanto depositano, su quella riva, grandi quantità di alghe. Per questo motivo, dovendo rimuovere anche i suddetti cumuli di alghe, ci sono volute più notti per compiere il lavoro di ripascimento. Tanto che la notte tra lotto ed il nove di questo mese è stata scaricata altra sabbia dalla colorazione simile a terriccio.
Considerato che è rimasto ancora un tratto di spiaggia con poco arenile, cè da temere che altri scarichi di terriccio saranno effettuati nelle prossime notti.
L'immissione di sabbia sullarenile potrebbe non essere compatibile con quello esistente, con grave rischio di inquinamento del tratto di spiaggia interessato. Non solo: lo stesso materiale, preso in altri luoghi, potrebbe essere inquinato a tal punto da poter cagionare serie conseguenze ai bagnanti che frequentano la spiaggia.
È notoriamente risaputo che prima di eseguire i lavori di ripascimento, il materiale sabbioso da immettere deve essere analizzato per accertarne la compatibilità (e la salubrità) con quello della spiaggia di destinazione.
Dal momento che questi lavori sono stati fatti di notte, si potrebbe dubitare della loro liceità. Pertanto si chiede se tutti i controlli prescritti dalla legge a difesa della salute pubblica, siano stati eseguiti dagli organi a ciò preposti (Asl, Arpac, ecc.)?"
Alcune settimane fa' degli utenti di Infoagropoli all'interno del forum avevano già segnalato tale sospetta operazione di ripascimento del litorale costiero della baia di Trentova, facendo notare che con le mareggiate di fine giugno lo specchio d'acqua antistante aveva assunto una colorazione giallognola divenendo schiumeggiante. Prendendo in prestito alcune foto inviate da un utente del forum mostriamo ciò a cui si riferisce la suddetta denuncia della Spi-Cgil di Agropoli.


